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Microclima abitativo e climatizzazione

Con il termine microclima si intende indicare una zona geografica localizzata, nella quale il clima presente è notevolmente diverso rispetto alle zone circostanti.

 Più specificatamente, quando ci si riferisce al microclima abitativo, si stanno indicando tutti quei fattori (tra i quali ricordiamo: umidità, temperatura e ventilazione) che regolano il clima di un particolare ambiente chiuso, di norma abitativo o di lavoro.



Migliorare il microclima abitativo 

 Un'alterazione degli elementi legati al microclima, come l'umidità presente nei locali, la temperatura e la ventilazione, causata dall'eccessivo caldo estivo, può ripercuotersi negativamente sia sullo stato di conservazione delle strutture murarie degli edifici, che sulle condizione di salute di chi risiede all'interno dei locali abitativi.

 Tali effetti negativi possono ripercuotersi, in modo variabile, sulla salute di chiunque, creando disturbi e patologie che possono divenire croniche.

 Nel caso di bambini, anziani, donne incinte e malati, essendo categorie ancora più suscettibili, la situazione può assumere una connotazione maggiormente serie e gravosa.

 In estate l'interno delle abitazioni, in particolar modo a causa di poca aerazione, di isolanti scadenti o dell'utilizzo di materiali da costruzione non adatti o deteriorati, la temperatura può elevarsi eccessivamente rendendo la permanenza nei locali veramente poco confortevole e soprattutto rendendo il microclima interno poco salubre.

Consigli per migliorare il microclima abitativo 




 Alcune misure utili finalizzate al miglioramento del clima abitativo, sopratutto nei mesi estivi sono:

- Areare i locali, aumentando la ventilazione durante le ore meno assolate e calde della giornata, in particolar modo nelle ore notturne.

- Utilizzare impianti di condizionamento e climatizzazione di ottima qualità al fine di migliorare la temperatura dei locali abitativi rendendola più vivibile e confortevole per il corpo.

- Non sostare a lungo in aree eccessivamente calde, sfruttando il clima fresco dei locali climatizzati, sia in casa che negli ambienti lavorati. Ciò riduce sensibilmente gli effetti negativi sulla salute ed aumenta il benessere fisico.

Il climatizzatore: utilizzo corretto 

 Alcuni accorgimenti per un corretto utilizzo del climatizzatore:

- Regolarlo in modo che lo sbalzo termico tra interno dell'abitazione ed esterno non sia eccessivo, mai oltre i sei gradi di differenza.

- Non puntare gli split in modo che la direzione del flusso d'aria sia diretta sul corpo, ma fare in modo che l'aria fresca circoli e arrivi indirettamente.

- Durante la notte la temperatura corporea scende, quindi anche la temperatura di climatizzazione dovrebbe essere ridimensionata per adattarsi alle variazioni corporee.

Conclusioni 




 Un buon climatizzatore può veramente rendere il clima abitativo salubre ed aumentare il benessere e comfort della propria abitazione e ufficio, aiutando la prevenzione di malattie e disturbi, a patto che vengano rispettate alcune regole in fase di installazione e di manutenzione.

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