Carrier si trovò a studiare ed approfondire il soggetto dell'eccessiva umidità nell'aria, quando gli venne assegnato il compito di risolvere il problema di eccessiva umidità presente nell'ambiente di una tipografia di Brooklyn.
In questa tipografia la carta necessaria a stampare era inutilizzabile a causa dell'eccessiva umidità presente nell'aria, ed anche i rimedi che venivano provati erano ormai molto poco efficaci.
La produzione delle tipografia era in calo proprio a causa delle continue interruzioni provocate del danneggiamento delle scorte di carta bagnate.
Nel 1902 circa Carrier, già al lavoro nel campo del raffreddamento dell'aria, portò a termine il primo impianto di condizionamento d'aria.
Venne poi creata la Carrier Air Conditioning Company of America, per la produzione di apparecchiature per il condizionamento dell'aria.
Gas utilizzati negli impianti
I primi condizionatori d'aria utilizzavano sostanze infiammabili (ammoniaca, propano, ecc) come liquido per raffreddare, ciò divenne ben presto troppo rischioso e a tali sostanze fu sostituito un composto organico formato da cloro, carbonio e fluoro: il freon, un gas molto più sicuro dei precedenti, ma ancora dannoso per l'atmosfera (per il buco di ozono).
Fu coniato, con il nome di C.F.C, quel termine usato per indicare i gas facenti parte della famiglia dei CloroFluoroCarburi.
Ad oggi altri gas più sicuri e non dannosi per l'ambiente (come il gas R410A) stanno venendo impiegati per rendere sicuro e salubre il condizionamento di ambienti.
Il R410A è un gas ecologico che sfrutta i climatizzatori di nuova generazione e può raggiungere rese elevate.
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